BIOGRAFIA DEL SERVO DI DIO PADRE
GIUSEPPE PUGLISI
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Tra la sua vita e la sua morte (15/09/37-15/09/93) sono intercorsi 56 anni
esatti ma, a guardare a quanto è riuscito a realizzare in questo breve arco di
tempo, ne sembrano trascorsi molti di più. Tale è stata l'umiltà di vita di
quest'uomo, tale la sua docilità nell'essere e nel diventare, sempre di più,
strumento di azione di Dio nella storia dell'uomo.
La biografia di P. Puglisi è tutta costellata da episodi di questo prodigio che
Dio può compiere se l'uomo risponde positivamente alla Sua chiamata di amore che
si fa dono per gli altri.
Le inclinazioni della famiglia, umile e religiosa, alimentano nel giovane Pino
un'ansia di servizio a Dio, un bisogno di rispondere “sì” alla Sua chiamata che
non tarda ad arrivare. Infatti, a soli 16 anni entra in seminario e già, a
leggere gli appunti di quel periodo, sviluppa un grande senso di profondità
spirituale ed umana. E' ricercato da tutti per la sua disponibilità all'ascolto,
per la sua inclinazione a saper ascoltare “l'uomo”.
Dal 1953, anno in cui entra in seminario, trascorrono sette anni di formazione
sino a diventare, il 2 Luglio del '60, sacerdote.
“O Signore, che io sia strumento Valido nelle tue mani per La salvezza del
mondo” si legge nell'immaginetta ricordo dell’ordinazione al Presbiterato e
sembra già una profezia.
Le prime esperienze di impegno sacerdotale P. Puglisi le vive a Settecannoli
dove, nel 1961, diventa Vicario mentre è pure Rettore a S. Giovanni dei
Lebbrosi.
Già in questi luoghi di una Palermo sofferente inizia ad incontrare gli ultimi
che mai, nella sua esperienza, saranno estranei alla sua vita. E poveri erano
anche gli orfani dell'Istituto Roosevelt con i quali il nostro 3P (Padre Pino
Puglisi) intrattiene esperienze di straordinaria umanità. Non la fede in Dio ma
quella nell'uomo unisce P. Puglisi agli insegnanti “rossi” e non credenti
dell'Istituto dell'Addaura, la comune voglia di promuovere l'uomo ed il suo
benessere attraverso la lotta per la giustizia, per la pace, la solidarietà.
Così, chi lo ha conosciuto allora, non lo ha mai più dimenticato.
Ma l'esperienza più significativa della vita sacerdotale P. Puglisi la vive a
Godrano, paesino di faide mafiose a due passi da Palermo. Per ben 10 anni, dal
1970 al 1978, 3P parla di perdono e di Padre Nostro a uomini e donne massacrati
dentro dal sangue delle vendette e delle lupare. Lì, insieme al movimento
Presenza del Vangelo, con il quale aveva pure portato il Cristo del conforto tra
i terremotati di Montevago nel 68, lì costruisce le condizioni per la
conversione di un paese che aveva tanta voglia di Dio e di pace. La sua prima
esperienza forte di servizio pastorale, 3P la consegna alla storia lasciando un
segno profondo nel cuore di quella gente.
Sono anni in cui P. Puglisi continua ad operare anche a Palermo, a Decollati ed
allo Scaricatore, insieme alle Assistenti Sociali Missionarie dell'O.P.C.E.R..
ed ai volontari tra i senza casa, nel 1978, dice :”I cristiani non devono
abbassare la testa all'autorità civile ma devono assumere nei confronti di
questa un atteggiamento di contestazione quale fu quello di Cristo. La sua
azione fu infatti tanto rivoluzionaria da sovvertire l'ordine di una società
fondata su basi non cristiane”.
P. Puglisi ha maturato ormai una grande cultura, frutto di libri e libri e libri
letti, sottolineati, studiati ed interiorizzati fino a diventare la sua vita
vissuta. Così, tra le centinaia di giovani che inizia a seguire al Centro
Diocesano Vocazioni, al liceo classico Vittorio Emanuele II ed al Seminario
arcivescovile, riesce ad essere lievito di Cristo, Suo strumento di dialogo e di
promozione vocazionale. “Che senso ha la mia vita?” risuona ancora nelle
orecchie dei suoi giovani; “sì, ma verso dove?”. Verso il mondo, verso i poveri,
verso il servizio alla Chiesa sofferente sembra rispondere 3P se è vero, come è
vero, che quei giovani di allora oggi sono operai, medici, insegnanti, impiegati
ed uomini e donne di Chiesa a servizio del progetto di Dio per l'uomo.
Anni lunghi quelli che vanno dal 1978 al 1990, anni in cui 3P è impegnato su
questo fronte giovanile non meno complesso e complicato di quello del territorio
di una città. Ma anche qui, tra i giovani, P. Puglisi riesce a portare la
serietà di chi spinge ad ascoltare la chiamata di Dio, a maturare nella
responsabilità la risposta, a costruire nella fede e nell'abbandono una vita di
servizio. Così P. Puglisi lavora al Centro Diocesano Vocazioni, a quello
Regionale, a quello Nazionale e sono anni di fermento e di attività tra le
stanze del Palazzo Arcivescovile di Palermo. Sono pochi, forse, 1400 giovani e
meno giovani che in quegli anni visitano la mostra vocazionale “Sì, ma verso
dove?” e riflettono sul senso della propria esistenza? Così, nel 1990, 3P è
abbastanza forte e maturo per affrontare Brancaccio, la terribile ma anche la
possibile Brancaccio. Possibile, sì, se qui il nostro P. Puglisi riesce a
seminare il chicco di frumento pure se la mafia ne impedisce l’irrigazione. La
sua biografia di questi ultimi tre anni di vita, dal 1990 al 1993, è da tutti
conosciuta.
Ma il suo metodo, la sua attività a Brancaccio, lo sono altrettanto? E’ a tutti
noto il suo lavoro di cucitura di una realtà sconnessa e senza speranza, la sua
promozione del benessere tra i diseredati ed i senza speranza, la sua caparbia
umiltà nel tentare di convincere persino i duri mafiosi che lui, a quei bambini,
voleva solo restituire l’infanzia ed alla gente la dignità? Sono servite la
competenza delle assistenti sociali che hanno letto i bisogni di quel territorio
e ne hanno individuato le risorse mettendole, poi, in rete per lavorare se
rimanete ad un progetto di Rinascita. Sono stati sufficienti i numerosi
volontari e le umili suore per portare umanità ed amicizia a chi non sperava
più? Sono bastati pochi mesi di servizio pastorale di questo piccolo prete in un
territorio apparentemente senza Dio per convincere molti che Dio, invece, non
abbandona mai e che bisognava solo spogliarsi dalla diffidenza, dalla paura e
dalla incapacità di sperare per vederlo, ogni giorno, dentro le proprie case e
le proprie vite. Questo Dio ha fatto paura ai mafiosi. Questo Dio i mafiosi
hanno voluto uccidere nel loro stesso quartiere. P. Puglisi, il 15 settembre
1993, consegna il suo corpo alla terra ma lascia a tutti noi la certezza che chi
ama è strumento efficace dell’amore di Dio e della sua capacità di salvezza.
Così, in 56 anni, 3P ci aiuta a riscoprire il senso del nostro essere cristiani.
Rosaria Cascio