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Testimoni diretti
All'interno di questa sezione, sempre in aggiornamento, l'elenco (non esaustivo ma il più completo possibile) di tutte le produzioni di qualsiasi genere realizzate sulla figura di p.Puglisi dalla sua uccisione ad oggi. Tutti i link che rimandano al canale youtube di SI MA VERSO DOVE? sono funzionanti. Di tutti gli altri che rimandano ai diretti autori non siamo direttamente responsabili e, pur essendo verificati, potrebbero non funzionare. In questo caso, potete rivolgervi direttamente alla nostra mail per segnalare o richiedere il documento che interessa. Parte di questo materiale è conservato nell'archivio documentale su p. Puglisi dell'Arcidiocesi di Palermo.Per segnalare nuovi documenti audio e video, anche prodotti da scuole o gruppi, scrivere a : simaversodove@gmail.com
Fratelli del Beato. Gaetano, il più grande, era del 1930 ed è morto nel 2019. Si era sposato, aveva due figli ed ha vissuto per buona parte della sua vita a Castelvetrano dove aveva un’ officina. Francesco, nato nel 1945, oggi continua con il resto della famiglia a lavorare per la memoria del fratello Pino all'interno del Centro Padre Nostro a Brancaccio.
dal 1961 Assistente Sociale Missionaria della Società Apostolica
di Servizio Sociale Missionario, fondata dal Card. E. Ruffini a
Palermo nel secondo dopo-guerra. E’ proprio a partire da questo
carisma che, dagli inizi degli anni 70, svolgendo la sua missione in
un Centro di Servizio Sociale ubicato in uno dei quartieri
periferici e più poveri di Palermo, inizia la sua collaborazione di
“promozione umana e di evangelizzazione” con P. Puglisi. Questa
divenne più continuativa negli anni 70 con Puglisi parroco a Godrano
ed Agostina nel Centro Sociale della zona “Decollati-Scaricatore”
(uno dei quartieri più emarginati di Palermo). Insieme hanno
lavorato ancora più intensamente quando nel 1979 P. Puglisi ha
assunto la responsabilità del Centro Vocazionale diocesano e
regionale impegnandosi entrambi per la formazione dei giovani. La
Ajello ha per vari anni cooperato con P. Puglisi alla preparazione e
realizzazione dei campi estivi vocazionali e della scuola di
preghiera per i giovani della diocesi di Palermo. Infine, proficua e
continua è stata la collaborazione a Brancaccio, per la creazione e
gestione delle attività sociali del Centro Sociale Parrocchiale
"Padre Nostro".
"Puglisi è stato un discepolo che ha visto e
udito, ha incontrato e seguito il Maestro, morto e risorto e per
questo con la sua vita ha saputo essere testimone del Risorto,
testimone e membro della Chiesa fondata da Gesù. Di questo ne sono
testimone."
(A.S.M. Agostina Ajello)
Suor Carolina Iavazzo, originaria di Aversa (CE), dopo aver conseguito la Laurea in Pedagogia e in Scienze religiose, ha svolto attività di animazione giovanile nelle parrocchie. E' stata collaboratrice diretta di Padre Pino Puglisi e responsabile del Centro "Padre Nostro" nel quartiere Brancaccio di Palermo. Attualmente vive nella Locride, impegnata nella Fraternità Buon Samaritano che, sorta undici anni fa come esperienza di condivisione con i più poveri e i " feriti ", si propone di offrire consolazione e speranza lottando contro le ingiustizie e i soprusi.
Nato a Godrano (PA), arcidiocesi di Palermo, il 24 marzo 1962, conobbe qui P. Puglisi che fu, per lui, un punto di riferimento anche esistenziale imprescindibile. Importante anche nella scoperta e cura della sua vocazione al sacerdozio tanto da essere ordinato presbitero il 10 gennaio 1987. Eletto alla Chiesa titolare di Novi e nominato ausiliare di Palermo il 28 maggio 2007, viene ordinato vescovo il 7 luglio 2007 in ausilio al Cardinale di Palermo. Trasferito a Ragusa il 7 ottobre 2015, rinuncia per motivi di salute al servizio di Vescovo della città iblea e diviene emerito il 28 dicembre 2020.
Quando don Pino Puglisi, nel 1991 arrivò nel quartiere di Brancaccio, come nuovo parroco, Giuseppe Carini, era un giovanotto ventenne, studente di Medicina, che al mattino frequentava la facoltà di Palermo e al pomeriggio giocava al pallone coi coetanei del quartiere dov’ era nato e vissuto. Le amicizie provenivano dalle "famigghie" affiliate a cosa nostra e come tutti i ragazzi, anche Giuseppe, era cresciuto col mito dell’ uomo d’ onore. «Volevo diventare come il cugino di mia madre, un uomo considerato da tutti», spiega. Poi l’ incontro con questo piccolo prete dalle grandi orecchie e un sorriso disarmante, che va incontro ai bambini di strada e parla di legalità. Un incontro che gli cambia la vita, per sempre. Teste chiave al processo contro i Graviano, che furono condannati all’ ergastolo, fu proprio lui, Giuseppe Carini che dal 1995 è "testimone di giustizia"; è stato inserito nel programma speciale di protezione. Da allora è un fantasma, che già all’ età di 25 anni, ha dovuto rinunciare a identità, nome, terra d’ origine, studi universitari e famiglia che lo ha rinnegato. In 18 anni, come fosse un latitante, ha cambiato dieci volte abitazione, in otto città diverse di cinque regioni italiane. Di rado può calare la "maschera" e, tornando a parlare come Giuseppe Carini, raccontare quell’ uomo giusto che lo portato a "conversione". Insieme a Piera Aiello (testimone di giustizia di Partanna, Trapani) ed Ignazio Cutrò (imprenditore di Bivona, Agrigento) hanno costituito l'Associazione Nazionale dei Testimoni di Giustizia che ha lo scopo di far uscire i testimoni di giustizia dall'isolamento.
Ha conosciuto p. Puglisi ad otto anni a Mondello, borgata palermitana in cui il sacerdote collaborava con la parrocchia. L'amicizia è con tutta la sua famiglia e durerà per sempre. Gregorio seguirà P.Puglisi durante il periodo degli anni 80 e poi sarà suo viceparroco a S. Gaetano, a Brancaccio. Oggi è sposato, ha due figli, insegna religione ed è impegnato con Libera e con la Caritas a Palermo. La sua vita è testimonianza.
Pino Martinez è stato uno dei componenti del Comitato Intercondominiale di Brancaccio. Insieme con Padre Puglisi ha vissuto l'esperienza di comune cittadino nel quartiere Brancaccio di Palermo fortemente condizionato dal potere politico-mafioso. Il Comitato Intercondominiale, nato agli inizi del 1990, è stato e rimane un gruppo di cittadinanza attiva che si è impegnato per il riscatto sociale e civile del quartiere Brancaccio di Palermo privo dei più elementari servizi. Preesitente a padre Puglisi, il primo banco di prova è stata la battaglia per la realizzazione della fognatura poiché i liquami invadevano le strade della via Hazon e dintorni e allagavano gli scantinati dei palazzoni. Pino Martinez, Mario Romano e Giuseppe Guida sono stati i primi animatori del Comitato Intercondominiale che in breve tempo vide la partecipazione di tanta gente del territorio. Alcuni mesi dopo nasce un sodalizio con padre Puglisi che manifestò apertamente di sentirsi parte del Comitato Intercondominiale e che vedrà sempre insieme un semplice parroco e semplici cittadini impegnarsi per dare dignità sociale e spirituale alla gente di Brancaccio sino a quando la mano assassina della mafia non decise di spezzare questo filo speciale che regalava la speranza di una vita giusta.
2003 RAI3 |
2004 RAI1 |
2009 Canale You Tube |
2013 RAI1 |
2013 Canale You Tube |
2013 RAI1 |
2018 TV2000 |
Arcivescovo Metropolita di Palermo dal dicembre 2015, l' l ottobre 1990 era stato nominato Direttore del Centro Diocesano Vocazioni, mansione che gli è valsa una stretta collaborazione con don Pino Puglisi; successivamente diventa Direttore del Centro Regionale Vocazioni e Membro del Consiglio del Centro Nazionale Vocazioni dal 1997 al 2007.
Vincenzo Bertolone nasce a San Biagio Platani, in Sicilia, nel 1946 ed è stato ordinato presbitero nel 1975; è sacerdote della Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri ed ha conseguito la laurea in Pedagogia al Magistero di Palermo. Qui ha vissuto per 28 anni ed ha insegnato religione nelle scuole statali e per cinque anni, è stato cappellano nel Carcere dei Minorenni di Palermo. In questi anni ha conosciuto p. Puglisi incontrandolo per diverse volte. Eletto alla sede vescovile di Cassano all'Jonio ed ordinato vescovo nel 2007 è promosso a Catanzaro - Squillace nel 2011. È postulatore delle cause di beatificazione di don Francesco Paolo Gravina, di madre Vincenzina Cusmano e del giudice Rosario Livatino e delle cause di canonizzazione dei beati Giacomo Cusmano, Pino Puglisi e Francesco Spoto. Attualmente è Presidente della Conferenza Episcopale Calabra.
2013 Guardavalle |
2013 Rimini |
2013 Beatificazione Puglisi |
2013 Noi Contro le Mafie |
2015 Catanzaro |
2016 TV2000 |
2018 Soverato |
Allieva di P. Puglisi al Liceo "Vittorio Emanuele II" nel 1978, Rosaria Cascio segue tutto il percorso di formazione con il sacerdote all'interno dei gruppi giovanili del Centro Diocesano Vocazioni da lui diretto e consolida con lui una profonda relazione che durerà dal 1978 sino all'uccisione. Dopo la morte di Padre Puglisi tiene incontri pubblici di testimonianza sulla figura e l'opera del sacerdote ed ha partecipato a numerose iniziative in tutta Italia. Nel 2005 contribuisce a fondare l’Associazione di volontariato “Padre Pino Puglisi. Sì, ma verso dove?” insieme ad altre persone che hanno vissuto esperienze di vita con Padre Puglisi sia a Brancaccio che negli anni precedenti della sua vita. Di questa Associazione è Presidente per diversi anni. Cura personalmente il sito web www.simaversodove.org. Per diversi anni ha collaborato alla cura ed all'aggiornamento dell'Archivio dell'Arcidiocesi di Palermo “Padre Giuseppe Puglisi” raccogliendo tutto quanto esiste direttamente riconducibile a lui (documenti personali, video, audio, foto, relazioni...) o quanto viene negli anni prodotto su di lui (articoli, libri, film e filmati, documentari...). L'esperienza cumulata l'ha portata ad indagare il “metodo Puglisi” ossia la metodologia pastorale, pedagogica e sociale da lui seguita nei diversi ambiti del suo impegno. All'opera ed al metodo ha dedicato diversi libri.
Vive e lavora a Palermo dove è caporedattore centrale del “Giornale di Sicilia”. Allievo di don Pino Puglisi al liceo, lo ha poi accompagnato nelle sue esperienze fino agli anni di Brancaccio. Ha collaborato col poeta Mario Luzi per il suo testo teatrale Il fiore del dolore e col regista Roberto Faenza per il film Alla luce del sole: entrambe le opere sono ispirate alla vita del parroco di Brancaccio. Ha fatto parte della commissione diocesana per l’istruzione della causa di beatificazione e ha collaborato col postulatore, monsignor Vincenzo Bertolone, fino al riconoscimento del martirio da parte della Chiesa. E' considerato il biografo di p. Puglisi, avendo dedicato alla sua vita alcuni importanti libri pubblicati con Rizzoli. Per BUR è anche autore di "Se ognuno fa qualcosa si può fare molto" che raccoglie gli scritti di don Puglisi.
2013 TV2000 |
2013 A Sua Immagine |
2013 KeStorie! |
2018 TVM |
2020 "Ritratti di Giusti" |
2021 Libreria Interno95 |